“HAVE YOU EVER…?”

“Have you ever seen a Spider’s Web?”

Quanti di voi sapevano che, prendendo come riferimento la seta del ragno è stata creata una fibra chiamata Biosteel?

Si tratta di un materiale completamente eco-compatibile, riprodotto artificialmente dall’azienda tedesca AMSilk.

La domanda che viene naturale è: perchè si è pensato di produrre una fibra che avesse le stesse caratteristiche di una ragnatela?

Ho scoperto, attraverso diversi studi, che gli scienziati hanno compreso che la ragnatela è costituita da filamenti il cui spessore è stato scientificamente definito dal “The college of William and Mary di Williamsburg” in Virginia (USA), cinque volte più resistente di un filamento di acciaio dello stesso spessore.

Chi in Inghilterra, presso la “Dunn School of Pathology“, ha creato un allevamento di Nephila, con lo scopo di far produrre la seta direttamente ai ragni ed aziende come l’AMSilk in Germania, ha creato un prodotto artificialmente uguale, sia per resistenza sia per composizione chimica.

Inoltre l’aviazione americana (Air Force) ha pensato di utilizzarla per la realizzazione di aerei super leggeri e resistenti, mentre l’esercito inglese, per tessere tute in seta che impediscono a schegge e proiettili di penetrare sotto la pelle per eliminare ferite.

In ambito musicale, un giovane italiano, Luca Alessandrini, ha manufatto un violino con la seta del baco integrata con la seta del ragno.

Ancor più rilevante è nell’uso medico della ragnatela, per ottenere fasciature, protesi e lenti a contatto.

Grazie a queste curiosità di cui sono venuta a conoscenza e sto condividendo con voi, spero di poter tranquillizzare chi come me aveva paura dei ragni, da arrivare a fuggire a gambe levate.

Ho finalmente capito che il solo scopo dei ragni è quello di tessere la propria ragnatela per poter cibarsi delle loro prede e non di infastidirci.

Non posso negare che esistano anche ragni velenosi e pericolosi, che non vivono in Italia, come il ragno Violino (Loxosceles Rufescens) e la Vedova Nera (Latrodectus Mactans), ma per nostra fortuna, la maggior parte di questi aracnidi sono ritenuti innocui.

Che dire, pensando a tutto ciò, l’aracnofobia è più gestibile?

“I Hope to create a space for other stories and other voices. For every door that has been opened to me, I hope to open a door to others. Let’s invite one another in”.

Take care.

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